Cosa vuol dire NDI?
NDI® è l’acronimo di Network Device Interface – ed è un marchio registrato di NewTek, Inc. Network.
E’ un protocollo che sta diventando uno standard grazie alla sua crescente adozione.
Sviluppato dalla Newtek – un’azienda texana (conosciuta sul mercato anche per il Tricaster e per i video switcher), dall’anno scorso di proprietà della norvegese Vizrt.

La tecnologia fu presentata da NewTek nell’anno 2015, e adottato dagli altri vendor a partire dall’anno successivo. La prima versione ufficiale risale all’aprile del 2016.
Inizialmente pensato per la computer graphics, il protocollo si è andato mano a mano arricchendo con nuove funzioni – ed è in continuo sviluppo.
Nel 2017 la terza versione del NDI ha aggiunto ad esempio il supporto per lo standard NDI-HX, per il PTZ e l’opzione per il trasporto multicast – cioè per la distribuzione del video a più siti contemporanemente.
Nel marzo del 2020 ha implementato il Multi-RCP, sviluppato un latenza più bassa con l’NDI-HX e migliorato ulteriormente la qualità dei codec.
Viene utilizzato anche nei sistemi di produzione e distribuzione dei video su cloud, per la compressione del video e le trasmissioni unicast – cioè punto – punto, tra due siti.

A cosa serve l’NDI?
Aiuta a distribuire i segnali video di alta qualità e a bassissima latenza in tempo reale grazie al protocollo TCP/IP sull’infrastruttura IP esistente (Ethernet) – tagliando così costi e tempi rispetto all’utilizzo di costosi sistemi dedicati.
Viene dunque utilizzato soprattutto nel live streaming, per acquisire i file video e audio anche ad altissima risoluzione – supporta il 4K – senza perdite rilevanti di qualità.

Dove vengono utilizzate le telecamere NDI?
- produzione e post-produzione di video
- live broadcasting per videoconferenze
- formazione a distanza
- convegni, conferenze, seminari, eventi dal vivo
- manifestazioni sportive, gaming (eSport)

Quali sono i vantaggi delle telecamere NDI?
Praticità: si possono trasportare i segnali video e di controllo e persino l’alimentazione con un singolo cavo; NDI lavora inoltre sulle reti esistenti, senza bisogno di nuovi cavi e switch.
Interoperabilità: permette ai dispositivi video più tradizionali di lavorare con quelli più innovativi basati su IP – connettendoli su un’unica rete IP. E’ inoltre interoperabile sia con le versioni precedenti e successive del protocollo, sia con diverse applicazioni e sistemi NDI.
Risparmio di banda: offre una forte compressione del segnale – meglio della maggior parte dei codec esistenti. Richiede il 90% in meno di banda per offrire una qualità video 4K, e confrontata con gli standard SMPTE 2110 e SMPTE 2022 per il trasporto video su IP.
Semplicità: essendo la codifica indipendente da risoluzione e frame rate, si possono collegare diversi PC e fonti con multiple risoluzioni che verranno tranquillamente gestite in produzione

Cos’è NDI | HX?
E’ una variante “low-bandwidth” del protocollo NDI.
HX sta per High Efficiency, perché utilizza una maggiore compressione, grazie allo standard H.264 – ottenendo un segnale molto più leggero aggiungendo solo pochi frame di latenza.
Un flusso NDI | HX può essere tra le 8 e le 10 volte più piccolo rispetto al corrispondente Full NDI.
E’ dunque utilizzabile soprattutto in situazioni dove la larghezza di banda è ridotta, come ad esempio in reti Wi-Fi, e quando bisogna trasportare contemporaneamente molteplici flussi video.
Perché si stanno sviluppando sempre più dispositivi NDI-HX?
Sempre più produttori stanno sviluppando sistemi compatibili, dispositivi video sia hardware che software.
Tra i nomi più famosi, Sony, Panasonic, JVC, Adobe, VLC, vMix, OBS, Skype, Apple per i dispositivi mobili iOS.
AVer ha recentemente lanciato due modelli di telecamere NDI negli Stati Uniti.
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